Circolazione degli atti tra gli Stati terzi e l'Europa

Occorre fare applicazione del diritto internazionale privato di diritto comune per recepire nell'ordinamento giuridico di uno Stato partecipante al Regolamento sulle successioni un atto formato in uno Stato terzo (atto di stato civile, atto notarile).

Nel caso più frequente, l'atto pubblico straniero deve essere legalizzato dalle autorità dello Stato di origine.

Parimenti, gli atti emanati da uno Stato che partecipa al Regolamento saranno recepiti nell'ordinamento giuridico di uno Stato terzo secondo le regole di diritto internazionale privato proprie di questo Stato.

Non esiste nessun regime particolare per il Certificato Successorio Europeo che si apparenta ad un atto notorio sottoposto alle regole di legalizzazione di diritto comune.

Tuttavia, gli Stati facenti parte della Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961, sopprimendo l'esigenza della legalizzazione degli atti pubblici stranieri, devono farne applicazione.