L'ordine pubblico

L'eccezione di ordine pubblico internazionale è prevista all'articolo 35[1] del Regolamento. Tale eccezione può essere utilizzata indipendentemente dal fatto che la legge designata sia quella di uno Stato membro o meno.

Tuttavia, è nei rapporti con gli Stati terzi che questa eccezione sarà probabilmente invocata più spesso.

Gli Stati membri dell'Unione Europea condividono gli stessi valori ed una stessa tradizione giuridica.

Sono sottoposti tutti al rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea e aderiscono tutti alla Convenzione europea di protezione dei diritti dell'uomo e del cittadino. I rischi di violare l'ordine pubblico del foro sono pertanto più circoscritti.

Al contrario, certi Stati terzi non condividono gli stessi valori.

È questo il caso, in particolare, degli Stati di diritto musulmano. La moglie è meno protetta del marito, le sorelle ricevono la metà rispetto ai fratelli e la religione può essere determinante per la vocazione ereditaria.

Se le regole di conflitto contenute nel Regolamento designano queste leggi discriminatorie, le stesse dovrebbero poter essere disapplicate per il loro carattere contrario all'ordine pubblico.

OsservazionePer andare più lontano...

In avvenire, la questione sarà di sapere a quali condizioni si è in diritto di opporre l'eccezione di ordine pubblico.

In altri termini, a partire da quando si può considerare che la legge straniera lede i principi fondamentali del foro.

Occorre che il defunto abbia la nazionalità o la residenza nello Stato delle autorità incaricate del regolamento della successione ?

Si può considerare sufficiente il fatto che i beni del defunto siano situati in questo Stato membro ?